k+a 2013.4 : Bibliotheken | Bibliothèques | Biblioteche

k+a 2013.4 : Bibliotheken | Bibliothèques | Biblioteche

Biblioteche
Luoghi della memoria culturale

Il tema di questo numero è inaspettatamente scottante: uno dei principali edifici bibliotecari del Moderno in Svizzera, la Zentralbibliothek di Otto Dreyer a Lucerna, è a rischio di demolizione. L’edificio è trattato nel presente numero da Riccardo Bergossi nel suo contributo sulle «Biblioteche del Moderno in Svizzera». La minaccia di demolizione risale a una mozione presentata dal Gran Consiglio lucernese e approvata di misura lo scorso aprile. La mozione richiede un nuovo edificio, che accolga anche il nuovo tribunale cantonale – sebbene la città di Lucerna come pure gli specialisti del settore siano unanimemente contrari. Tutto ciò ha sollecitato, durante il mese di novembre, inaspettati appelli. La FAS si impegna a favore della conservazione dell’edificio e invita i suoi membri a boicottare il progetto e a non partecipare al concorso, al fine di preservare un importante spazio libero nell’area cittadina più densamente costruita. «Il concorso diventa un mezzo per legittimare la demolizione di un monumento d’architettura, nonostante sia già stato dimostrato che quest’ultimo potrebbe essere conservato in modo esemplare e utilizzato anche in futuro.» Arte+Architettura continuerà a seguire il dibattitoattraverso la nuova rubrica «Focus», aperta al confronto critico sul rapporto con i monumenti storici. Il contributo inaugurale di Peter Röllin è dedicato alla ristrutturazione del coro della cattedrale di San Gallo. Da sempre le biblioteche sono avvolte da un’aura di mistero – sono la testimonianza dell’instancabile ambizione dell’uomo di travalicare i limiti spaziotemporali. Questa apertura simbolica del libro rischia forse di andare perduta nell’era digitale? I nostri autori non hanno trascurato di indagare questa domanda e hanno visitato le modernissime «Learning Center». Le loro suggestive impressioni sono documentate nelle pagine di questo numero.

 

Interview | Interview | Intervista
Mascha Bisping
Den Blick schweifen lassen
Interview mit Andreas Tönnesmann zur Architektur von Bibliotheken

Die Bibliothek bringt in der Analyse des Kunsthistorikers Andreas Tönnesmann als Bauaufgabe idealerweise drei Dinge in Einklang: das Licht, den Leser und die Aufstellung der Bücher. Sie sei vor allem ein Ort sozialer Gleichheit und ein Raum für das Abenteuer des Lesens.

 

Dossier 1
Riccardo Bergossi
Biblioteche del Moderno in Svizzera
Tre esempi realizzati tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta

Riassunto
L’impianto federale della Svizzera dagli inizi dell’Ottocento ha portato alla nascita delle biblioteche cantonali, a volte costituite da raccolte preesistenti (università, biblioteche cittadine, conventi soppressi) ma soprattutto ognuna deputata alla raccolta sistematica delle nuove pubblicazioni apparse nel Cantone. La crescita costante del patrimonio librario ha presto posto i governi davanti alla necessità di costruire edifici adatti a ospitarlo. Già dalla fine dell’Ottocento per le nuove biblioteche in Svizzera si adottavano le innovative indicazioni della manualistica sulle misure antincendio (depositi nettamente separati con struttura in cemento armato e ripiani in metallo) e sull’ottimizzazione del servizio al pubblico. La nuova sede della Biblioteca nazionale di Berna, costruita tra il 1928 e il 1931, era la prima biblioteca del Moderno nel Paese. A dieci anni di distanza seguiva la realizzazione della Biblioteca cantonale di Lugano e nel 1951 la Biblioteca centrale di Lucerna. I tre edifici rappresentano un importante capitolo dell’architettura moderna in Svizzera.

 

 

Dossier 2
Katinka Corts
Promesse de ville
Die Maison de l’Ecriture als Arbeits- und Wohnraum für Schreibende

Riassunto
La Maison de l’Ecriture come spazio abitativo e di lavoro per scrittori
La Maison de l’Ecriture nei pressi di Montricher, dotata tra l’altro di una biblioteca e di alloggi per scrittori, è stata progettata da Vincent Mangeat e Pierre Wahlen di Nyon. Gli architetti hanno tradotto in spazi costruiti la visione ideale di una città per poeti, coltivata dai committenti Jan e Vera Michalski. La Casa della Scrittura si trova al limitare del bosco e si affaccia su un paesaggio di campi in lieve pendenza, rimanendo però collegata a vista con Losanna e il lago Lemano. Insieme ai committenti, gli architetti hanno sviluppato il programma spaziale, costantemente ampliato nel corso degli anni. L’attuale edificio accoglie una grande biblioteca, ambienti comuni e privati, un auditorio per conferenze e uno spazio espositivo. Un ampio tetto in calcestruzzo sormonta l’assieme, che nei prossimi mesi verrà integrato con «cabanes» sospese sotto il tetto, destinate all’alloggio temporaneo di scrittori. Negli anni a venire le varie parti dell’insolita composizione architettonica dovrebbero fondersi in una piccola città per scrittori, aperta al pubblico in occasione di letture, nonché ai visitatori della straordinaria biblioteca.

 

Dossier 3
Monique Fontannaz
La bibliothèque du château de Coppet
Une réalisation de style Empire dans l’ancien grand salon de Madame de Staël

Riassunto
La biblioteca del castello di Coppet
Il castello di Coppet ha avuto un ruolo di particolare rilievo negli ambiti più diversi: come fortezza in epoca medievale, come dimora di prestigio per nobili stranieri nei secoli XVI-XVIII e come ritrovo dell’elite intellettuale europea quando i disordini legati alla Rivoluzione francese costrinsero Jacques Necker e la sua famiglia a cercarvi rifugio. Rimasto nelle mani dei discendenti di Necker, il castello conservò la sua vocazione di residenza familiare, di centro culturale e di luogo di ritrovo. I vari periodi storici hanno lasciato le loro tracce nell’edificio attuale. L’intensa attività letteraria che si svolse nel castello intorno al 1800 trova la sua espressione più concreta nella biblioteca fatta allestire da Auguste de Staël verso il 1820 nella grande sala al piano terreno. Il contenuto non è più quello originario, ma gli arredi si distinguono per le decorazioni in stile Impero caratteristiche dell’epoca, con applicazioni in cartapesta realizzate dalla manifattura Joseph Beunat di Sarrebourg (Lorena). La sala della biblioteca rappresenta uno dei più pregiati interni in stile Impero nella Svizzera francese.

 

Dossier 4
Gregory Grämiger
Architektur zwischen Büchern
Die Bibliothek Werner Oechslin in Einsiedeln

Riassunto
La Biblioteca Werner Oechslin a Einsiedeln
Lo storico dell’architettura Werner Oechslin ha raccolto nel corso della sua vita un elevato numero di fonti relative alla storia e alla teoria dell’architettura, nonché ad altri ambiti correlati del sapere. La sua biblioteca è stata inaugurata nel 2006 a Einsiedeln in un edificio di Mario Botta e da allora è aperta al pubblico. Anche l’organizzazione spaziale dei libri negli scaffali costituisce un compito architettonico ed è rivelatrice della classificazione sistematica delle conoscenze che presiede alla collezione di libri. L’ordinamento sistematico rappresenta più di un semplice strumento ausiliare per il rapido reperimento di un’opera; lo spazio stesso diventa leggibile. Lo sottolineano anche le numerose citazioni, desunte dalla storia della biblioteca quale compito architettonico, che ornano l’edificio. Le iscrizioni, i disegni e i busti di autori delle opere raccolte rinviano al ruolo della biblioteca quale veicolo di pensiero. Nei suoi testi e nella sua biblioteca, Werner Oechslin giunge con grande abilità, attraverso svariati scritti e varie correlazioni, a porre in luce l’essenza del concetto di biblioteca.

 

Dossier 5
Michael Tomaschett
Brandschutz im Benediktinerkloster Engelberg
Besondere Baumassnahmen in den Bibliotheksräumen der Barockzeit

Riassunto
Protezione antincendio nel convento benedettino di Engelberg
Con ogni probabilità già il primo edificio del convento di Engelberg, di epoca romanica, includeva un ricovero per la biblioteca. Nel XVII secolo venne realizzata una nuova biblioteca autonoma, in costruzione massiccia e notevole nelle sue dimensioni, situata a sud-est della chiesa, in posizione pressoché isolata. Grazie a questa dislocazione, nel devastante incendio del 1729 servì temporaneamente come rifugio, rendendo possibile il salvataggio della maggior parte dello storico patrimonio librario e archivistico. Nella successiva ricostruzione del convento da parte dell’architetto Johannes Rüeff, originario del Vorarlberg, la biblioteca venne allestita nell’asse di prolungamento della chiesa, separata da un corridoio con funzione antincendio. All’interno la biblioteca barocca ospita presso l’ingresso occidentale decorazioni pittoriche riportate alla luce di recente, il pavimento originale, nonché stucchi dall’iconografia misteriosa realizzati anch’essi da un artista del Vorarlberg.

 

Helvetica
Hanspeter Gschwend
Wiederherstellungschirurgie für Bücher
Restauration der Helvetica aus dem Weimarer Bibliotheksbrand

Riassunto
Chirurgia ricostruttiva per libri
A seguito dell’incendio della biblioteca Anna Amalia a Weimar nel 2004, oltre centomila libri sono stati in parte gravemente danneggiati, in parte completamente bruciati. Tra questi vi sono 4200 Helvetica, libri di provenienza svizzera, in particolare risalenti ai secoli XVI, XVII e XVIII, tra cui opere di Bodmer, Gessner, Pestalozzi, Zwingli, Calvino, Erasmo e Paracelso. Alcuni volumi recano illuminanti annotazioni lasciate da lettori illustri, come ad esempio il «Chronicon Helveticum» del glaronese Aegidius Tschudi con note lasciate da Schiller per il suo «Guglielmo Tell». Grazie alla collaborazione di tre laboratori svizzeri di restauro nella comunità di lavoro Helvetica e alla costituzione dell’associazione «Pro Helvetica a Weimar», responsabile soprattutto della ricerca di fondi, è stato possibile selezionare 2200 testi, restaurare e quindi conservare finora 1235 legature e 490 tomi gravemente danneggiati dal fuoco, facendo ricorso a un procedimento di restauro sviluppato dal laboratorio di Michael Rothe a Berna. Finora sono stati messi a disposizione circa 2 milioni di franchi svizzeri; complessivamente ne mancano ancora 700 000.

 

Dossier 6
André Bideau
Monument für Simulations-Spiele
Gedanken zum Rolex Learning Center an der ETH Lausanne

Riassunto
Riflessioni sul Rolex Learning Center all’EPFL di Losanna
Quattro anni fa la biblioteca principale del campus del Politecnico federale di Losanna (EPFL) ha lasciato il posto al nuovo Rolex Learning Center. Già prima di essere ultimato, il fortunato progetto dello studio Sanaa, uscito vincitore nel concorso del 2004, si è distinto per la sua cifra suggestiva. Nel campus universitario, ancora giovane sul piano della storia architettonica, il nuovo centro assume un ruolo di piattaforma e assolve compiti diversi, relegando in secondo piano la circolazione del libro fisico. Per creare il dialogo con il pubblico, il concetto alla base dell’edificio si fonda su un enorme spazio collettivo, senza pareti, senza gerarchie visibili, astratto e antitetico alla solidità seriale degli edifici universitari circostanti. Il programma spaziale è distribuito su un unico livello, modulato in una topografia per mezzo di cortili interni, enucleati come bolle, e di audaci curvature. Un’espressiva sezione trasversale articola le relazioni fluide all’interno di questo ampio spazio, che si presenta come un paesaggio interattivo generato dai fruitori – un esperimento sfociato in un tour de force architettonico.

 

KdS | MAH | MAS

GSK feiert Vernissage des KdS-Bandes über das Fürstentum Liechtenstein
Gelungener Anlass mit grossem Publikumsandrang in Eschen

La SSAS presenta il quarto tomo dei MAS dedicati al Ticino
Presentazione del volume sul Distretto di Locarno al Palazzo Morettini

 

Interview KdS | Interview MAH | Intervista MAS

«Die Kunstdenkmäler der Schweiz»
Jane Bihr-de Salis, Landschaftsarchitektin

 

Aktuell | Actuel | Attualità

Die Bahnhofhalle Bauma
Zurzeit wird in Bauma eine historische Bahnhofhalle für den Dampfbahn-Verein Zürcher Oberland wiedererrichtet. Diese wird in Zukunft in ihrer ursprünglichen Funktion als Ein- und Aussteigehalle für dampfbetriebene Personenzüge dienen.

Swiss Art To Go
L’architecture suisse sur le bout des doigts
Die GSK präsentiert Schweizer Architektur per Fingertipp

Billet du Président
Die GSK als Ideal der Einheit in der Vielfalt

 

Publikationen der GSK | Publications de la SHAS | Pubblicazioni della SSAS


Auslandreisen | Voyages à l’étranger | Viaggi all’estero


Focus
Peter Röllin
Himmel ist gelandet
Zur Neugestaltung des Altarraums in der Kathedrale St. Gallen

 

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Prezzo
CHF 25.00
Prezzo membri SSAS
CHF 17.00
Tipo:
Buch
Illustrazioni
124
Numero pagine
80
Autori
Diverse
Numero articolo
K+A-2013.4
Lingua
Italienisch
Data di uscita
ISBN
978-3-03797-098-0
Casa editrice
Gesellschaft für Schweizerische Kunstgeschichte