Giornate europee del patrimonio - Senza frontiere

Non occorrono né passaporto né visto per partecipare all’edizione delle Giornate europee del patrimonio di quest’anno. Chi intraprenderà il viaggio nel settembre 2018, potrà scoprire cosa si cela dietro le quinte dei monumenti storici della Svizzera. Persone del luogo, appassionati, esperti o curiosi: con un migliaio di visite guidate gratuite, escursioni e tavole rotonde, le Giornate del patrimonio vi daranno la possibilità di esplorare il variegato patrimonio culturale elvetico. Partner delle Giornate europee del patrimonio: di nuovo la SSAS.

Allarghiamo i nostri orizzonti, visitiamoci reciprocamente! Quest’anno, le Giornate europee del patrimonio non dureranno come di consueto un solo fine settimana, ma ben quattro, tutti in settembre. In base al motto “Senza frontiere”, di volta in volta una regione presenta il proprio patrimonio culturale e invita i suoi vicini dalla Svizzera e dall’estero a visitarlo. La solenne occasione per questa formula speciale è data dal venticinquesimo anniversario delle Giornate del patrimonio in Svizzera e dall’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Ancora una volta l’evento è patrocinato dal Consigliere federale Alain Berset.

La Svizzera è fortemente caratterizzata da peculiarità locali: dialetti, paesaggi, stili architettonici, usi e costumi derivanti da diversi modi di vivere e lavorare. Durante i quattro fine settimana delle Giornate del patrimonio vengono offerte numerose opportunità di conoscere le particolarità regionali e di scoprire nuove, sorprendenti relazioni. La viticoltura e i relativi paesaggi rurali, usi e costumi sono presenti in tutti i Cantoni. Gli alberghi della Belle Epoque in Ticino, nell’Oberland Bernese o nel Vallese raccontano storie di ospiti provenienti da tutto il mondo. Da tempo lo chalet non è più esclusivo delle regioni montane. Ancora poco conosciute sono le molte costruzioni del dopoguerra.

Il tema «Senza frontiere» invita i visitatori delle Giornate del patrimonio 2018 a valicare non solo frontiere geografiche, ma anche linguistiche, cronologiche, materiali o sociali. Come possiamo sviluppare il nostro patrimonio culturale per le generazioni future? Come si gestiscono i monumenti recenti? È possibile considerare il patrimonio materiale separatamente da quello immateriale? Cosa vedono i bambini o i migranti di fronte a un monumento architettonico? Chi presta loro attenzione?

 

Non esiste un patrimonio, esiste un patrimonio molteplice soggetto a un costante mutamento. La forza trainante sono le persone che ogni giorno ricreano e definiscono il patrimonio culturale attraverso i loro interessi, il loro impegno e il dialogo.
Non può esservi monumento architettonico adibito a sala concerti senza tradizione musicale e società musicali, restauro di edifici senza tramandate abilità artigianali, turismo alpino senza paesaggi rurali tradizionali. Questo significa che il patrimonio culturale non appartiene al passato. Riunisce le persone ed è perciò saldamente radicato nel presente e nella società.  

«Our heritage: where the past meets the future» è il motto dell’Anno europeo del patrimonio culturale. L’evento sollecita la partecipazione di ampie cerchie della popolazione per attingere al potenziale del patrimonio culturale onde promuovere la coesione sociale. Approfittate delle Giornate del patrimonio per partecipare, invitate amici e familiari a un’escursione e ordinate oggi stesso il programma gratuito su hereinspaziert.ch!

hereinspaziert.ch
patrimonio2018.ch
europa.eu/cultural-heritage

 

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